Wärtsilä, cassa integrazione per 400 lavoratori. La Fiom Cgil in allarme

La Wärtsilä Italia ha comunicato la decisione di attivare nelle
prossime settimane la cassa integrazione nello stabilimento di San
Dorligo della Valle per circa 400 dipendenti tra operai e impiegati
della produzione. Una scelta che i sindacati definiscono
«preoccupante» e «inaspettata» e che inevitabilmente ha messo in
allarme anche Andrea Dellapietra della Fiom Cgil: «La notizia del
ricorso all’ammortizzatore sociale ci ha spiazzati, perché avevamo
ricevuto notizie positive sull’andamento della produzione, quindi non
ce lo aspettavamo –  ha detto l’esponente della Fiom – Sappiamo che
la produzione di alcuni motori è stata cancellata e ora monitoreremo
bene la situazione per controllare che la cassa integrazione venga
gestita nel modo più adeguato ed equilibrato, senza penalizzare
alcune fasce di lavoratori». Il presidente di Wärtsilä Italia,
Andrea Bochicchio, da parte sua ha spiegato che la decisione è
figlia degli effetti della nuova ondata pandemica, e che il ritardo
delle campagne vaccinali e la recrudescenza del virus stanno portando
nuova instabilità  sui mercati finanziari, il cui effetto si
ripercuote anche sui mercati energetici, dove i nuovi investimenti
sono stati posposti e in alcuni casi cancellati.