Cgil e Anpi Trieste: 25 aprile, la forza del messaggio resta uguale

Quella di quest’anno sarà  una celebrazione del 25 aprile privata
di quella partecipazione fisica che da sempre ed in ogni contesto,
come è connaturato nell’essere umano, è elemento di vitalità 
corale. Lo richiede l’attuale disposizione normativa per il
contenimento del contagio ma lo richiede con forza la consapevolezza
che tutti dobbiamo avere della necessità  di proteggere dal contagio
del virus i più deboli.
In tale contesto si
svolgeranno anche le celebrazioni ufficiali alla Risiera di San Sabba
in cui la lettura di un comunicato congiunto dei Comuni da parte del
Sindaco di Trieste è elemento di discontinuità  rispetto alla
tensione degli ultimi anni, restituendo alla cerimonia stessa il
raccoglimento dovuto.
Per la Cgil e l’Anpi
di Trieste rimane il filo rosso degli ultimi anni di far crescere nel
territorio una valorizzazione del 25 aprile che la porti ad essere
una festa di popolo, capace di coinvolgere sempre più cittadine e
cittadini nella forza dei suoi valori, oltre i confini delle
celebrazioni istituzionali. L’altr’anno si è svolto uno
straordinario corteo cittadino, che seppur in un contesto politico
non sereno, parlava di questa forte necessità  e della sua capacità 
di coinvolgimento.
La festa della
liberazione non vedrà  mai diminuire la forza del suo messaggio. Ora
e sempre resistenza risveglia in noi con emozione sempre rinnovata la
consapevolezza che la resistenza è quella alle ingiustizie sociali,
allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, alle guerre; proponendo
invece i valori alti e nobili della solidarietà  umana, della pace,
della convivenza e dello spirito di fratellanza.
Per questi motivi e
con queste emozioni quest’anno resisteremo ad una emergenza
sanitaria che sta portando via i nostri affetti più cari,
proteggendoli, disinnescando il rischio della scelta avventata ed
egoistica di scendere in strada a protestare contro le limitazioni di
movimento.
In questi giorni
rinunciare ad affollare le strade è un sacrificio minore di chi,
ammalandosi, rischia di perdere la vita a causa del contagio.
Per
questi motivi e con queste emozioni quest’anno resisteremo al
rischio di una recrudescenza delle diseguaglianze sociali determinate
da questa crisi.
Avremo molte
occasioni durante la giornata del 25 aprile per socializzare questi
valori assieme. Invitiamo tutte e tutti, dalle nostre case, a cantare
Bella Ciao, come accadrà  in tutta Italia, alle ore 15.00 del giorno
25 aprile, come proposto nella campagna nazionale “Io resto libero”
a cui anche la Camera del Lavoro e l’Anpi di Trieste aderiscono.