Wartsila, i sindacati proclamano 8 ore di sciopero

Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm hanno indetto un pacchetto di 8 ore di sciopero alla Wartsila (4 ore di sciopero mercoledì 23, altre 4 ore quando si terrà  l’incontro con i livelli istituzionali), oltre ad aver proclamato lo stato di agitazione, organizzato assemblee e sollecitato un tavolo alla Regione Fvg. 
Questa la risposta dei sindacati dopo che la delegazione aziendale ha spiegato al coordinamento sindacale le ragioni dell’attuale bassa congiuntura, con l’indotto prima vittima del fiacco momento della motoristica mondiale: per alcune delle più importanti presenze nell’appalto sono scattate o stanno per scattare le prime richieste di cassa integrazione, integrate da ferie e da permessi. A fronte dell’incertezza della committenza, in questa fase la mossa di Wärtsilä, come di prassi, è quella di risparmiare sul lavoro esterno e di recuperare attività  all’interno della fabbrica. Se in futuro ci saranno forfait o ritardi, l’azienda prenderà  in considerazione l’eventualità  della cassa integrazione per i dipendenti diretti, da attuarsi nel secondo trimestre del prossimo anno. E il taglio di 350 posti nelle fabbriche di tutto il mondo Wärtsilä, in l’Italia potrebbe concentrarsi tutto su Bagnoli, anche se non è ancora dato sapere di quanti si tratta.
Fiom-Fim-Uilm denunciano la loro preoccupazione sul futuro produttivo e sugli organici, sul basso carico di lavoro acquisito a Trieste, che sulle centrali terrestri sarebbe addirittura al 25% rispetto le trascorse annate.