Precari servizi educativi, Cgil Cisl e Uil chiedono di aprire un tavolo di confronto

Sulla questione dei precari dei servizi educativi, la giunta comunale ha adottato una delibera di indirizzo per il fabbisogno dei Servizi educativi e scolastici comunali, nella quale si dice che sono 98 i posti vacanti e disponibili destinati alle procedure di trasformazione dei rapporti di lavoro dal modello part time a quello a tempo pieno, alle procedure di stabilizzazione e alle procedure concorsuali. Ma Cgil, Cisl, Uil e Usb non sono soddisfatte e minacciano di proclamare lo stato di agitazione della categoria. I rappresentanti sindacali hanno chiesto e ottenuto di essere ricevuti in Prefettura «per ribadire la necessità  di aprire un tavolo di confronto – ha detto Virgilio Toso della Cgil a nome dei confederali – su un problema che riguarda l’intero comparto educativo del Comune». Il sindaco Roberto Dipiazza e i sindacati sono da giorni ai ferri corti su questo fronte. Ad aumentare il tono della polemica i due appuntamenti fissati e saltati. «Una farsa. Dipiazza se le suona e se le canta, perché da un lato sorride benevolmente ai cittadini, dall’altro non è in grado di fornire risposte alle criticità  rappresentate. Pur di sottrarsi al confronto, dichiara interrotte le relazioni sindacali, confermandosi un interlocutore inaffidabile e incompetente».