Braccio di ferro Comune-Regione sulla Ferriera. La Cgil: “Sul lavoro non si scherza”

Sul braccio di ferro sulla Ferriera fra Comune e Regione, con il sindaco Roberto Dipiazza che è andato all’attacco con un’ordinanza e una diffida inviate rispettivamente a Siderurgica Triestina e alla Regione, arriva il uro commento di Michele Piga, segretario della Cgil di Trieste: «Non entro nel merito delle richieste del Comune, anche se i dati dell’Arpa certificano un miglioramento. Mi soffermo su due aspetti. Primo: nessun riferimento alle emissioni significa che non c’è nessuno sforamento? Secondo: la sensazione è che ci sia una tesi già  stabilita, e si cerchino argomentazioni a sostegno. Quanto al lavoro, così come sulla salute, non accettiamo barzellette. Sul lavoro non si scherza. Quali sono le soluzioni occupazionali alternative di cui parla il sindaco? Se chiude la Ferriera ci troviamo con oltre 600 disoccupati». 
Intanto, sempre a proposito di Ferriera, il direttivo provinciale della Fiom è intervenuto con un proprio documento sulla vicenda industriale e ambientale dell’impianti. Chiede che sia fatta chiarezza programmatica sulla produzione siderurgica in ogni suo segmento, dall’approvvigionamento di materie prime alla fornitura di energia, fino alla logistica. Sottolinea che «il ciclo integrale va difeso e rilanciato». Insiste sulla compatibilità  tra diritto al lavoro e diritto alla salute, in base alla quale critica la contrapposizione tra Arvedi e Dipiazza, contrapposizione il cui conto rischia di essere saldato da lavoratori e cittadini. Ma soprattutto il documento Fiom esige la garanzia dell’unità  aziendale, perchè «qualsiasi progetto di suddivisione del corpo dell’azienda stessa significherebbe compromettere l’idea di modello funzionale all’integrazione produttiva. La Fiom difenderà  ogni singolo posto di lavoro davanti all’eventuale messa in discussione dello stabilimento, in assenza di risposte sulle prospettive industriali e occupazionali».