Amianto, serve una “finestra” normativa per i lavoratori di Trieste e Gorizia

Iniziativa sul tema dell’amianto da parte della Cgil Trieste, che il 29 settembre ha tenuto un presidio in piazza Unità  e ha incontrato il prefetto Annapaola Porzio. Il neo segretario provinciale della Cgil, Michele Piga, ha chiesto di aprire una “finestra” normativa, per favorire i lavoratori di Trieste e Gorizia che hanno operato a contatto con l’amianto, in modo da «permettere loro di chiedere ora la certificazione necessaria per ottenere i benefici previdenziali previsti in questi casi, i cui termini sono scaduti il 15 giugno 2005». 
«Il ragionamento che ho proposto al prefetto – ha spiegato Piga – è molto semplice. Mentre in tutto il resto d’Italia le morti per amianto sono in calo, a Trieste e a Gorizia sono in sensibile aumento. In base a stime che abbiamo fatto con molta cura, sarebbero circa 55mila i lavoratori dell’area che potenzialmente sono stati a contatto con l’amianto. Purtroppo però una legge del 2003 fissò inderogabilmente alla data del 15 giugno 2005 la scadenza per poter chiedere la certificazione indispensabile per accedere ai benefici previdenziali previsti dalla normativa. Questa situazione – ha ricordato Piga – mette un gran numero di lavoratori nell’impossibilità  di esercitare un diritto, proprio in un’area geografica dove tuttora l’amianto sta mietendo vittime. Chiediamo perciò che si riapra, almeno per un anno, per i lavoratori di Trieste e Gorizia una finestra normativa, che li metta nella stessa condizione e di tutti gli altri aventi diritto».