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28/07/2022

Wartsila, proclamato lo sciopero per giovedì 4 agosto

La multinazionale conferma il licenziamento di 450 lavoratori a Trieste e la risposta unitaria dei sindacati arriva due ore dopo la conclusione del tavolo di crisi. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm proclamano una prima giornata di sciopero alla Wärtsilä. I lavoratori incroceranno le braccia giovedì prossimo 4 agosto in tutte le sedi italiane dell'azienda. Oltre all’annuncio di otto ore di sciopero e di una manifestazione cittadina a fine agosto, i sindacati chiedono un ripensamento e manifestano sfiducia pure sul futuro dei 513 dipendenti non toccati dai licenziamenti e a cui si sommano centinaia di lavoratori dell'indotto. Per questo le sigle prospettano la nazionalizzazione dello stabilimento e proclamano intanto una giornata di scioperonei siti Wärtsilä di Trieste, Genova, Napoli e Taranto, fra cui quello giuliano occupa la maggior parte dei dipendenti italiani della compagnia. La Fiom nazionale definisce «gravissima la decisione dell'azienda». Per Luca Trevisan, «si fa scempio del patrimonio industriale e professionale del sito di Trieste, pregiudicando la presenza della multinazionale nelle basi di Genova e Napoli. La multinazionale respinge le disponibilità avanzate dal governo per un rafforzamento dei legami produttivi, tecnologici e commerciali, sia nel settore civile che in quello militare. Ci batteremo per salvaguardare l'occupazione e la continuità produttiva del sito». Michele Piga, segretario provinciale della Cgil, invoca «un piano B» basato sul salvataggio pubblico ed evidenzia che «risultano offensivi e fittizi i tentativi di mitigare queste scelte di fronte a una scelta così grave, che investe oltre mille lavoratori del nostro territorio».