News
07/04/2022
Cgil Cisl e Uil chiedono la fine delle restrizioni a manifestare
La
Prefettura di Trieste ha prorogato la direttiva del 13 novembre 2021,
che vieta lo svolgimento di manifestazioni pubbliche nelle aree del
centro città, estendendone la validità fino al 30 aprile 2022. A
questo proposito Cgil,
Cisl e Uil
non comprendono le motivazioni che giustifichino un provvedimento
restrittivo che oggettivamente comprime il diritto a manifestare,
garantito dalla Costituzione. Appare incomprensibile l’interdizione
delle manifestazioni in luoghi pubblici definiti “di interesse per
la vita della comunità”, in una fase storica in cui le fratture
sociali, politiche e geopolitiche maturate durante e dopo la pandemia
stanno impattando in modo significativo sulla vita delle persone. Per
queste ragioni Cgil,
Cisl e Uil
hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto Vardè per chiedere
l’abrogazione della direttiva in questione. Il provvedimento del
13/11/21 è stato emanato nel pieno dello stato di emergenza
sanitaria, che si è concluso ufficialmente il 31 marzo 2022 in tutto
il paese. Riguarda un’ampia zona, che va da Piazza Oberdan al Porto
Nuovo, passando per le Rive, Piazza Goldoni e vie principali come
Corso Italia e via Carducci. Oggi non permangono le motivazioni
valide allora, basti guardare ai dati relativi ai contagi e
soprattutto alle disposizioni applicate, ad esempio, negli stadi e
per il trasporto pubblico.