Minacce e svastiche in una busta alla Cgil Trieste

Dopo che nella sede triestina della Cgil è stata recapitata una busta con una lettera corredata da svastiche e minacce fasciste, la segreteria del sindacato ha rilasciato una nota: «Sappiamo ben commisurare minacce folkloristiche come quelle ricevute oggi, ma sottolineiamo ancora una volta una forte preoccupazione per il clima di tensione nel territorio e nel paese, che in più occasioni negli ultimi anni è diventato il terreno fertile di azioni eversive. In questi giorni caratterizzati da forti tensioni sociali sono circolate notizie assurde nei confronti della Cgil, da ultima l’accusa surreale di aver richiesto la carica delle forze dell’ordine contro i manifestanti – tra i quali, tra l’altro, siamo convinti che per ci siano tantissime persone in buona fede. Ovviamente siamo stati e siamo convinti nella massima ricerca del dialogo come soluzione dei conflitti e alla base della garanzia dell’ordine pubblico. La critica al Green pass, la difficile gestione sindacale che ne deriva, la legittima protesta di tante persone anche contro il sindacato devono però essere separate con nettezza da quelle infiltrazioni che stanno riorganizzando reti violente e fasciste e che in queste ore sono richiamate dagli avvenimenti che si svolgono in città . Occorre mantenere nervi saldi e pensiero lucido in questo momento complicato, perché il mondo del lavoro, degli anziani e dei giovani è in forte sofferenza. Il disagio sociale ha bisogno di forti risposte politiche che affrontano temi concreti: lo sblocco dei licenziamenti previsto il 31 ottobre, la riforma degli ammortizzatori sociali, la redistribuzione della ricchezza, la riforma delle pensioni, il rafforzamento del sistema sanitario. A questi bisogni complessi serve un’efficace risposta politica e sociale per uscire dalla crisi pandemica».